L'acetato di benzile (C₆H₅ - CH₂ - O - CO - CH₃) è una molecola organica più complessa, la cui struttura è illustrata nella figura seguente:

Possiamo ora distinguere tra tre diversi gruppi di protoni, che sono stati etichettati di conseguenza. Ad esempio, i tre protoni etichettati H_b si trovano chiaramente in un ambiente atomico diverso rispetto a quello dei due protoni etichettati H_c.

I tre protoni H_b sono legati al carbonio C_b, legato singolarmente ad un altro atomo C_a di carbonio. I due protoni H_c sono legati al carbonio C_c, legato a sua volta singolarmente all'anello di benzene e all'atomo di ossigeno. Il terzo gruppo di protoni si compone di cinque protoni H_d dell'anello stesso di benzene. Nell'illustrazione qui sotto è riportato uno spettro di acetato di benzile in acetone - d6. In questo spettro si presuppone ci siano tre segnali, corrispondenti ai tre gruppi di protoni.

Si osservi che la posizione dei segnali dei protoni dell'anello di benzene si è spostata leggermente da 7,5 ppm (come illustrato nella figura dello spettro di benzene) a circa 7,2 ppm (come illustrato nella figura sottostante).

I protoni dell'anello di benzene non sono più magneticamente equivalenti e in certa misura non sono più neppure chimicamente equivalenti e sono stati etichettati di conseguenza. Da quanto riportato nella figura 3.10 è chiaro che il segnale emesso dai protoni H_d è un multipletto, tuttavia non ci soffermeremo su questi dettagli prima della prossima sessione. I tre picchi dei protoni illustrati in questa figura hanno intensità chiaramente diverse tra loro.

L'analisi quantitativa dello spettro è relativamente semplice, poiché tutti i segnali vengono emessi dallo stesso isotopo ¹H, il che significa che l'abbondanza in natura e la sensibilità intrinseca alla tecnica NMR è la stessa per ogni picco. Pertanto, l'area sottostante i picchi di benzene, CH₂ e CH₃ dovrebbe essere in rapporto 5:2:3, corrispondentemente al numero di protoni che vi contribuiscono.